Nel 1926 la fonderia tedesca Bauer realizza la sua versione in metallo dei caratteri bodoniani, grazie ai disegni di Heinrich Jost e le incisioni a mano dei punzoni di Louis Höll. Il Bauer Bodoni si avvicinava piú della versione dell’ATF alle proporzioni dei modelli originali, calibrando lo spessore dei tratti e recuperando alcuni dettagli importanti come il vertice della «a» maiuscola, il lieve raccordo curvilineo delle grazie, il tipico intaglio della «j» maiuscola. Alla base del suo progetto c’è dunque un’intenzione filologica e sebbene oggi, alla luce di ridisegni più recenti, ci appaiano chiari i limiti del Bauer Bodoni, esso rimane tuttora, nella sua versione digitale, uno dei bodoniani più diffusi.