1940

A Parma, durante le celebrazioni organizzate per ricordare il secondo centenario della nascita di Bodoni, iniziate nel mese di maggio, nasce l’idea di creare un Centro nazionale di studi sull’arte grafica dedicato al tipografo saluzzese. L’idea non fece in tempo a svilupparsi a causa dell’entrata in guerra dell’Italia (10 giugno 1940).

 

1944

Venne pressoché distrutta dai bombardamenti la Biblioteca Palatina, custode dei tesori bodoniani: il materiale tecnico e bibliografico racchiuso in casse si salvò miracolosamente.

 

1957

Terminata la ricostruzione e ritornata alla normalità la vita civile, politica, sociale ed economica della città dopo la fine della guerra, si riprese il progetto di un museo bodoniano: venne costituito subito un Comitato Promotore, col compito di portare a compimento l’iniziativa.

 

1960

Fu sottoscritto l’atto legale di costituzione del Museo Bodoniano, mentre erano già iniziati i lavori di ristrutturazione dei locali dell’ultimo piano della Biblioteca Palatina destinati ad ospitare la nuova istituzione. L’arredamento generale del museo e la copia in bronzo del busto di Bodoni (dall’originale di Giambattista Comolli) furono opera dello scultore Carlo Corvi (1904-1978).

 

1963

Ottenuto il riconoscimento giuridico e l’approvazione dello Statuto (D.P.R. 18 luglio 1962), il 17 novembre 1963 il nuovo museo venne inaugurato, dopo circa sette anni di gestazione, in occasione del 150º anniversario della morte di G. B. Bodoni (1740-1813).

 

1983

Dopo un ventennio di grande vitalità e prosperità in cui è stato promotore di studi, ricerche, concorsi, mostre ed eventi culturali di risonanza internazionale, il Museo ha vissuto periodi difficili a causa di diversi anni di chiusura seguenti il terremoto del 1983 ed a scarsi finanziamenti.

 

1999

Inizio della fase di rilancio, col nuovo Statuto approvato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed un rinnovato Consiglio d’Amministrazione.

 

2004

Su invito del Gutenberg Museum di Magonza, il Museo Bodoniano diviene membro della AEPM, Association of European Printing Museum.

 

2005

Il Museo Bodoniano partecipa alla nascita della Associazione Italiana dei Musei della Stampa e della carta (A.I.M.S.C.), entrando a far parte anche del Consiglio direttivo.

 

2012

A partire dal 2012 il Museo partecipa al Sistema museale della Provincia di Parma (Deliberazione Giunta provinciale N.° 268 del 10/05/2012).

 

2013

Un ulteriore importante cambiamento si è avuto con le nuove modifiche statutarie che hanno portato, tra le altre cose, alla creazione della figura del Direttore scientifico.

 

2015

Dopo due anni e mezzo di forzata chiusura a seguito del principio di incendio che nell’ottobre 2012 interessò la Biblioteca Palatina, con la conseguente dichiarazione di inagibilità dell’intera struttura, il 18 Aprile 2015 il Museo riapre presentandosi con un allestimento rinnovato, suddiviso in tre nuove sezioni (La stampa prima di Bodoni, La fabbrica del libro perfetto, Giambattista Bodoni) e completato da un apparato didascalico completo, una serie di pannelli di supporto alle sezioni espositive (in italiano e inglese) ed infine due postazioni touch screen dove è possibile vedere brevi filmati oppure sfogliare virtualmente diversi capolavori bodoniani.

 

2022

Viene inaugurato, il 30 Novembre, il nuovo Museo Bodoniano, trasferito nei nuovi locali a piano terra della Biblioteca Palatina (ristrutturati ad hoc) e con un allestimento totalmente rinnovato.

Erberto Carboni, Manifesto per l’inaugurazione del Museo Bodoniano, 1963

Fondazione Museo Bodoniano

Nasce il 16 luglio 1960 con la partecipazione di tutte le forze economiche, culturali e politiche della città e non solo. Sedevano infatti nel primo Consiglio direttivo rappresentanti di: Provincia e Comune di Parma, Camera di Commercio, Unione Parmense degli Industriali, Ente provinciale per il turismo, Parmense Accademia di Belle Arti, Deputazione di Storia patria per le province parmensi, Ente nazionale per l’istruzione professionale grafica, etc…Creata sotto gli auspici della Biblioteca Palatina, la Fondazione, di diritto privato e senza scopo di lucro, ha lo scopo di promuovere la figura del tipografo Giambattista Bodoni (1740-1813) che ebbe a Parma la sede della sua attività, e di valorizzare quindi le collezioni bodoniane (materiale fusorio e tipografico, edizioni, carteggi e quant’altro), possedute e conservate dalla Biblioteca Palatina, ora parte del Complesso Monumentale della Pilotta.

Per perseguire i suoi scopi, la Fondazione si prefigge di promuovere dibattiti, convegni, studi, ricerche, seminari, rassegne, incontri, esposizioni, iniziative didattiche nel campo della storia del libro e dell’arte tipografica e grafica, svolgere attività editoriale per divulgare le ricerche scientifiche realizzate, promuovere borse di studio, istituire un premio dedicato a Bodoni, sostenere restauri.


Organico della fondazione

Statuto della fondazione

Programma delle celebrazioni inaugurali del Museo Bodoniano, 1963