Museo 1963 – 2022
Il Museo Bodoniano ha avuto sede per i suoi primi 59 anni di storia, dal 1963 al 2022, nello spazio espositivo appositamente progettato nei primi anni ’60 al terzo ed ultimo piano della Biblioteca Palatina. Un’ampia e lunga galleria arredata con tantissime vetrine espositive e dotata di numerose finestre affacciate su una splendida vista del centro città. Un luogo molto suggestivo, ma anche difficilmente accessibile, poco visibile dall’esterno e privo di alcuni servizi divenuti, nel tempo, essenziali per gli utenti di un museo. Per questi motivi, dopo lunghi ed importanti lavori, alla fine del 2022 si è completato il trasferimento nei nuovi locali a piano terra. Vogliamo però mantenere la memoria di ciò che è stato l’allestimento e gli ambienti dello “storico” Museo, che vengono quindi di seguito descritti ed illustrati.
Sezioni espositive
1. La stampa prima di Bodoni
Panoramica sulla storia della stampa tra la seconda metà del ’400 e la metà del ’700 anche in riferimento alla produzione locale parmense.
I volumi esposti permettono di apprezzare l’evoluzione del libro a stampa nei suoi primi 50 anni di vita con le graduali innovazioni tecniche che i primi tipografi introdussero per la stampa delle immagini, dei colori etc… e, proseguendo nei secoli successivi, di arrivare alla forma del libro come oggi lo conosciamo.
2. La fabbrica del libro
Viene spiegata ogni fase del processo creativo e produttivo del libro a stampa attraverso la visione di una parte dello straordinario corredo di strumenti di lavoro dell’officina tipografica di G.B. Bodoni nonché di documenti d’archivio (manoscritti di tipografia, bozze di stampa con correzioni…) per arrivare al prodotto finito e alla sua commercializzazione. Si segue la nascita del punzone e della matrice, necessari per poter fondere il carattere in piombo; segue poi la composizione della pagina pronta per la stampa. Il torchio presente al museo è una fedele ricostruzione di quello bodoniano, basata sulle testimonianze iconografiche e sulle descrizioni lasciate da Zefirino Campanini, proto del grande tipografo saluzzese.
3. Giambattista Bodoni
Una ricca selezione di opere uscite dai torchi della Stamperia Ducale che Bodoni diresse a partire dal 1768 e della sua Officina tipografica privata, nata nel 1791, evidenzia l’evoluzione dello stile e della fortuna del grande tipografo in Italia e in Europa, presso le principali corti del tempo.
L’ordine cronologico dell’esposizione permette di apprezzare i cambiamenti stilistici tra la prima produzione legata alla Stamperia Ducale, con volumi riccamente decorati di incisioni ed immagini, e la produzione della officina bodoniana dove la semplicità, la pulizia ed il rigore neoclassico rendono il carattere unico protagonista della pagina, come Bodoni desiderava.
Inoltre, due touchscreen sono a disposizione dei visitatori per poter seguire brevi video inerenti l’attività di Bodoni e la fabbrica del libro, nonché per sfogliare integralmente alcune sue edizioni (i cui originali sono esposti in vetrina) ed apprezzare così ogni pagina.
Infine, due serie di pannelli alle pareti illustrano:
Evoluzione grafica della pagina stampata
La serie dei pannelli propone riproduzioni di pagine tipografiche (dal XV al XIX secolo), accostate ad opere coeve espressioni di altre tecniche artistiche (scultura, architettura e pittura), suggerendo così analogie e punti di contatto tra l’arte del libro e le “arti maggiori”.
Evoluzione del carattere tipografico
Le illustrazioni dei 15 pannelli presentano la lenta evoluzione del carattere tipografico dalle origini al XIX secolo e documentano lo sforzo compiuto attraverso i secoli da disegnatori, incisori e tipografi per portarlo ad una sempre maggiore chiarezza e leggibilità.