Giambattista Bodoni
Museo Bodoniano Parma

Il Museo valorizza questi materiali, di proprietà della Biblioteca Palatina, ora parte del Complesso Monumentale della Pilotta:

  • un migliaio di edizioni bodoniane, alcune uniche e rarissime (in seta e pergamena), che costituiscono una delle più ricche collezioni al mondo sul tema
  • il carteggio costituito da circa 12.000 lettere
  • documenti, miscellanee di prove e di saggi tipografici, specimen delle più note fonderie straniere e italiane, fogli volanti in carta e pergamena
  • lo straordinario corredo di punzoni, matrici ed attrezzi della stamperia Bodoni (forme per la fusione dei caratteri, lime, pialle, cucchiaini etc.) per un totale di circa 80.000 pezzi
  • sei armadi originali neoclassici, all’interno dei quali Bodoni custodiva le cassette dei punzoni e le serie delle matrici
  • un torchio tipografico, fedele ricostruzione di quello usato dal tipografo saluzzese

Inoltre, nella sala studio attigua alla galleria espositiva, è a disposizione degli utenti la biblioteca moderna del Museo.

Sezioni espositive

1. La stampa prima di Bodoni

 

Panoramica sulla storia della stampa tra la seconda metà del ’400 e la metà del ’700 anche in riferimento alla produzione locale parmense.
I volumi esposti permettono di apprezzare l’evoluzione del libro a stampa nei suoi primi 50 anni di vita con le graduali innovazioni tecniche che i primi tipografi introdussero per la stampa delle immagini, dei colori etc… e, proseguendo nei secoli successivi, di arrivare alla forma del libro come oggi lo conosciamo.


2. La fabbrica del libro

 

Viene spiegata ogni fase del processo creativo e produttivo del libro a stampa attraverso la visione di una parte dello straordinario corredo di strumenti di lavoro dell’officina tipografica di G.B. Bodoni nonché di documenti d’archivio (manoscritti di tipografia, bozze di stampa con correzioni…) per arrivare al prodotto finito e alla sua commercializzazione. Si segue la nascita del punzone e della matrice, necessari per poter fondere il carattere in piombo; segue poi la composizione della pagina pronta per la stampa. Il torchio presente al museo è una fedele ricostruzione di quello bodoniano, basata sulle testimonianze iconografiche e sulle descrizioni lasciate da Zefirino Campanini, proto del grande tipografo saluzzese.


3. Giambattista Bodoni

 

Una ricca selezione di opere uscite dai torchi della Stamperia Ducale che Bodoni diresse a partire dal 1768 e della sua Officina tipografica privata, nata nel 1791, evidenzia l’evoluzione dello stile e della fortuna del grande tipografo in Italia e in Europa, presso le principali corti del tempo.
L’ordine cronologico dell’esposizione permette di apprezzare i cambiamenti stilistici tra la prima produzione legata alla Stamperia Ducale, con volumi riccamente decorati di incisioni ed immagini, e la produzione della officina bodoniana dove la semplicità, la pulizia ed il rigore neoclassico rendono il carattere unico protagonista della pagina, come Bodoni desiderava.


Inoltre, due touchscreen sono a disposizione dei visitatori per poter seguire brevi video inerenti l’attività di Bodoni e la fabbrica del libro, nonché per sfogliare integralmente alcune sue edizioni (i cui originali sono esposti in vetrina) ed apprezzare così ogni pagina.

Infine, due serie di pannelli alle pareti illustrano:

Evoluzione grafica della pagina stampata
La serie dei pannelli propone riproduzioni di pagine tipografiche (dal XV al XIX secolo), accostate ad opere coeve espressioni di altre tecniche artistiche (scultura, architettura e pittura), suggerendo così analogie e punti di contatto tra l’arte del libro e le “arti maggiori”.

Evoluzione del carattere tipografico
Le illustrazioni dei 15 pannelli presentano la lenta evoluzione del carattere tipografico dalle origini al XIX secolo e documentano lo sforzo compiuto attraverso i secoli da disegnatori, incisori e tipografi per portarlo ad una sempre maggiore chiarezza e leggibilità.