Il Manuale Tipografico del 1818, stampato postumo in due volumi dalla vedova Bodoni, Margherita Dall’Aglio, che continuò a dirigere la stamperia del marito, rappresenta la sintesi dell’attività di Giambattista Bodoni e contiene, in più di 600 tavole, i caratteri latini ed esotici e oltre 1000 fregi e contorni incisi dal grande tipografo.

La ristampa di Ricci, nata dal materiale originale e dalle ricerche compiute nella Biblioteca Palatina di Parma, è in tre volumi. Ai due in facsimile se ne aggiunge uno di studio, redatto in quattro lingue dal professor Angelo Ciavarella, allora direttore del Museo Bodoniano. Oltre a contenere un saggio storico-bibliografico sull’attività creativa e fusoria di Bodoni, è arricchito da documenti di estrema importanza, i più inediti, quali bozze di impaginazione, schizzi, carte soppresse, lettere, inventari di matrici ecc., tutti nel facsimile esatto degli originali. 

La tiratura è di 900 esemplari numerati, intestati al nome dell’acquirente con l’ex libris dell’Apollo Palatino, concesso a quest’opera dalla stessa Biblioteca Palatina. I tre volumi sono interamente rilegati in pelle. La carta a mano è stata allestita a Fabriano nelle antiche cartiere Pietro Miliani, che già fornirono la carta a Bodoni. Grazie al fortunato ritrovamento della forma filigranatrice originale, appartenuta alla duchessa di Parma Maria Luigia, si è potuto preparare per i fogli di risguardo la carta al tino identica a quella dell’epoca, con in filigrana l’immagine e le armi della duchessa.